Indicazione chirurgica

Si pone indicazione al trattamento chirurgico quando sono rispettate le seguenti condizioni:

Il trattamento chirurgico può essere sensibilmente differito in caso di disturbi lievi, anche se i risultati migliori si osservano nei pazienti trattati precocemente. I pazienti con diagnosi di idrocefalo normoteso che non hanno risposto positivamente ai test di sottrazione ed infusione devono essere seguiti nel tempo secondo un programma ambulatoriale di follow-up a loro dedicato. In caso di aggravamento clinico, se altre possibili diagnosi sono state escluse, deve essere riconsiderata l’opportunità del trattamento chirurgico.

Costituiscono controindicazioni assolute:

  • Grave compromissione del quadro neurologico
  • Presenza di comorbilità di rilevo

In questi casi i rischi chirurgico ed anestesiologico sono superiori rispetto ai possibili benefici dell’intervento. Pertanto non si pone indicazione al posizionamento di una derivazione liquorale.

 

In ogni caso l’indicazione al trattamento chirurgico dell’idrocefalo normoteso viene discussa collegialmente, coinvolgendo anche le figure professionali ed i familiari che si occuperanno del ritorno a domicilio del paziente. In tal modo potrà essere garantito il miglior risulato clinico volto al pieno recupero dei deficit dovuti alla malattia.